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Studienauftrag | 08/2016

Riqualificazione della riva del lago di Paradiso

Situationsplan

Situationsplan

«Paradiso»

Auszeichnung / Zur Realisierung empfohlen

Jachen Könz architetto FAS

Architektur

Studio Vulkan Landschaftsarchitektur

Landschaftsarchitektur

Staubli, Kurath & Partner Wasserbau AG

Wasserbau

ErlÀuterungstext

Seeufergestaltung Lungolago Lugano Paradiso, Tessin, Schweiz:

Paradiso ist eine kleine Gemeinde am Fusse des San Salvatore, dem ikonenhaften Berg, am Luganersee. Aus diversen GrĂŒnden hat Paradiso kaum direkten Bezug zum Seeufer. Die Stadt liegt auf einer Schutzmauer einige Meter oberhalb des Sees, das Ufer liegt im Winter teilweise im Schatten des Bergs und die vielen Parzellen am Ufer sind weitestgehend privat, sodass eine Uferpromenade bisher schwierig zu realisieren war.
Der Wettbewerb bringt Paradiso nĂ€her ans Wasser, um eine neue Lungolago (Seeuferpromenade) fĂŒr die Öffentlichkeit zu schaffen. Das Siegerprojekt von Studio Vulkan Landschaftsarchitektur, Jachen Könz Architekt, und Staubli Kurath Bauingenieure, nutzt eine filigrane, grosszĂŒgige Geste um dem fragmentierten und heterogenen Ufer eine klare IdentitĂ€t zu verleihen. In vielfĂ€ltiger Weise wird die Beziehung zwischen Land und Wasser zum Erlebnis gemacht – zum Wasser hin, entlang dem Wasser, am Wasser und auf dem Wasser.
Die Belvedere: Quer zum Ufer wird das Ufer mittels einer Reihe von Belvederen rhythmisiert. Sie sind historisch als Typologie an der Baia di Lugano zu finden. Die Hauptbelvedere ist heute noch vorhanden und wird fortgesetzt. Jede Belvedere bekommt einen Namen und somit eine IdentitÀt. Ebenso wird jeder Belvedere eine Kleinbaute zugewiesen die den Ort rÀumlich markiert und sozial belebt.
Die Passeggiate: Zwei BĂ€nder auf zwei verschiedenen Niveaus gliedern den Höhenunterschied zwischen See und Stadt. Die «Passeggiata a monte» oben entlang der Strasse und die «Passeggiata a lago» unten entlang des Sees. Die Form des Stegs «Passeggiata a lago» reagiert spielend auf die Vielzahl rĂ€umlicher Bedingungen, weicht Privatparzellen aus, lĂ€sst Boote hindurchfahren, animiert zum Schwimmen und stellt so diverse VerknĂŒpfungen her.
Die «Giardini di Paradiso»: Zwischen Belvedere und Passeggiate, auf mittlerem Höhenniveau, sind die GĂ€rten von Paradiso, welchen ebenso eine IdentitĂ€t und ein Nutzungsprofil zugewiesen wurden. Die exotischen Pflanzen des Tessins werden wie in der Malerei eingesetzt. Als Hintergrund dient die von der Sonne angestrahlte Landschaft Luganos auf der gegenĂŒberliegenden Buchtseite. Im Vordergrund werden die Silhouetten der exotischen Palmen, Zedern, usw. in Szene gesetzt.
Ein neuer Hafen am östlichen Endpunkt der «Passeggiata a lago» wird zum Teil in die Gesamtfigur integriert. Das Ufer an sich wird mit ErdaufschĂŒttungen und Bepflanzungen ökologisch aufgewertet.

Beurteilung durch das Preisgericht

MSP - Riqualificazione della riva del lago di Paradiso Team PARADISO
Relazione 5 aprile 2016

1. ANALISI URBANISTICA DEL CONTESTO
Il lungolago di Paradiso s’inserisce in prolungamento del lungolago di Lugano, al piede del San Salvatore ed ù orientato verso nordest, con magnifica vista sul golfo. Il lungolago di Lugano, che si protrae dalla foce del Cassarate con il parco Ciani fino all’Imbarcadero di Paradiso, ù per tutta la sua lunghezza uno spazio pubblico in un contesto urbano. La sua tipologia ù una classica stratificazione con un preciso rapporto tra gli edifici e la riva lago: un fronte di edifici allineati con un pianterreno pubblico (bar, ristoranti, negozi, alberghi ecc.) definisce lo spazio antistante, strada o piazza, possibilmente alberato, con un limite verso l’acqua, murato. Definisce il limite tra città e lago, quasi sempre rialzato e staccato da un muro di sostegno che nasce da una costruzione di riempimento.
Paradiso, fino all’inizio del ‘900 piccolo borgo di Calprino, si ù sviluppato per quanto riguarda la parte tra il hotel Eden e capo San Martino su iniziative private, con degli edifici di servizio e successivamente con delle palazzine abitative edificate negli ultimi 60 anni. Il contesto che ù venuto a crearsi non ù di natura urbana: gli edifici, anche quando allineati sulla strada, non hanno un rapporto pubblico con essa. Tipologicamente non vi ù la premessa per un lungolago urbano, non vi ù dunque la premessa per continuare la classica tipologia del lungolago di Lugano, anche visti i vari edifici costruiti alla riva del lago. Dall’hotel Eden in poi vi dovrà essere una nuova tipologia, in risposta alla situazione eterogenea.

2. COGLIERE L’OCCASIONE DI UNA PROPRIA IDENTITÀ
La riva lago di Paradiso ù una successione di momenti di diversa natura, contenuti tra muri di sostegno e muretti di confine, in modo variegato e su vari livelli, in corrispondenza alla realtà delle proprietà, prevalentemente privata. Si vuole cogliere l’occasione di questa realtà come caratteristica del nuovo lungolago. Degli elementi preesistenti saranno integrati quali momenti in una successione di spazi che potranno interagire tra giardini e acqua. Il nuovo intervento vuole conferire una propria identità al lungolago, sviluppata dal particolare contesto. La strada, con il suo nuovo assetto stradale ridotto diventa percorso pedonale e ciclabile alberato, elemento continuo di riferimento; l’attuale caratteristica di strada di passaggio si trasformerà in passeggiata a monte. Questa caratteristica potrà portare all’insediamento di funzioni pubbliche al pianterreno delle palazzine.

3. LA SEQUENZA DI SPAZI: BELVEDERI E GIARDINI
Una serie di belvederi che riprende alcuni già esistenti, conferisce al lungolago un ritmo, quali elementi trasversali tra la passeggiata a monte e quella a lago; sono particolari momenti traversanti lungo il percorso che diventano punti di riferimento. La loro collocazione viene individuata secondo degli elementi preesistenti: il belvedere del giardino pubblico, esistente momento finale dei giardini; il belvedere della darsena; il belvedere della piscina Conca d’Oro; il belvedere a sud del hotel Du Lac/Tertianum. Questi punti specifici preesistenti mettono in evidenza le particolari aree site tra di loro: l’area costruita dagli alberghi Eden e du Lac, l’area edificata della Conca d’Oro, l’area centrale dei giardini privati e l’area del giardino pubblico.

4. LA PASSEGGIATA A LAGO COME ELEMENTO UNIFICATORIO
Una passerella sull’acqua collega i belvederi tra di loro sul lato del lago. Si stacca dalle aree edificate, quelle degli alberghi e della Conca d’Oro, in modo autonomo e giocoso, sull’acqua, nel lago. Nella parte centrale invece offre in relazione con i giardini, finora privati e delimitati, dei luoghi di accesso diretto all’acqua.
Viene a crearsi un elemento di propria entitĂ  formale e spaziale, capace a integrare la varietĂ  delle preesistenze in una nuova realtĂ . Sul finale verso Capo San Martino si conclude con il belvedere della piscina pubblica, che si protrae verso il nuovo porto, mentre sul lato verso Lugano riprende il giardino pubblico che si conclude nella piazzetta con lo storico imbarcadero.
La passerella sull’acqua ù appoggiata su una struttura di palafitte in acciaio, inclinate e tra di loro connesse, coperta da una pavimentazione parzialmente di cemento armato e di legno.

4. I BELVEDERE
I singoli belvederi sono delle estensioni pavimentate tra strada e lago, delle piazzette, caratterizzati da una struttura edificata, un padiglione, una “folie”. Esse si adattano al caso, basandosi su un principio costruttivo che conferisce a ogni luogo una propria identità.
Il belvedere della Piscina Conca d’Oro comprende la piscina ed ù affiancato da due edifici: a sud da un nuovo edificio di 5 piani, contente le varie funzioni di servizio della piscina e dei canottieri, a nord un edificio basso e lungo, sospeso, in relazione alla piscina e al porto vicino. Il pianterreno ù libero, un portico d’entrata alla piscina e al porto, con le relative casse e un bar aperto; al primo piano si prevede un ristorante esposto sul lago e dei servizi del porto.
Il belvedere della darsena, meglio definito come piazza con una sua pergola perimetrale, offre uno spazio di sosta, di incontro e di gioco.
Il belvedere a sud dell’hotel du Lac/Tertianum si propone come gradonata a lago, con una modesta struttura-tettoia.
Il belvedere vicino l’hotel Eden s’inserisce nel giardino pubblico e offre con un piccolo bar-ristorante un luogo di sosta, in relazione al giardino pubblico e al lago.
Il belvedere dell’imbarcadero, liberato dall’attuale chiosco, mette in evidenza lo storico edificio, con il suo nuovo pontile prolungato.

5. I GIARDINI
Incorniciati dalle due passeggiate, i giardini sono l‘elemento centrale del progetto. A differenza del lungolago di Lugano, dove l‘elemento dominante ù il fronte urbano costruito, i giardini costituiscono il volto nuovo del lungolago di Paradiso. Composti da una ricca palette vegetale e dai muri esistenti, i giardini formano una sequenza di spazi con atmosfere ed usi differenti, dai giardini di paradiso, ombrosi e raccolti, al carattere pubblico e rappresentativo dell‘Arena, con le sue onde di prato e la vista panoramica sul golfo di Lugano.

6. IL PORTO
Il porto s’intende quale punto finale del nuovo intervento.
Da un’analisi della situazione del vento e delle onde sulla base della rosa dei venti messa a disposizione nei documenti di concorso risulta che l’area prevista dal bando per il porto rappresenta vari aspetti critici, a partire dall’esposizione del vento e dunque delle onde. Il vento predominante da nord non trova una superficie a lago sufficiente a creare delle onde, mentre gli intensi venti da est e da sud trovano modo a generare delle onde alte con un’ampia estensione di lago aperto per circa 10 chilometri. Il nuovo porto deve quindi prevedere dei frangiflutti a oriente e a sud.
Il luogo indicato nel Piano Regolatore per il nuovo porto Ăš in realtĂ  il punto piĂč esposto ai venti e alle onde della costa di Paradiso. Non solo Ăš critico dal punto di vista tecnico rispetto al vento, ma anche dal punto di vista paesaggistico, previsto in modo esposto al promontorio del San Salvatore.
Ulteriori punti critici sono la vicinanza con le proprietà private e con la piscina Conca d’Oro: a norma di legge ù proibito fare il bagno a meno di 50 metri da un molo e a meno di 100 metri da un porto pubblico. La prevista posizione del porto compromette l’utilizzo della piscina e rappresenta un’interruzione della futura passeggiata a lago.
Il nuovo porto deve quindi spostarsi in direzione di Lugano, in modo da ovviare a tutte le criticità. Inserendosi in relazione al belvedere della piscina Conca d’Oro e estendendosi verso nord, fa parte del nuovo lungolago, lasciando libero verso sud il lago aperto, a partire della piscina, per i nuotatori e per i canottieri.
A causa della profonditĂ  dell‘acqua, della fluttuazione del livello del lago e del moto ondoso, si consiglia una struttura galleggiante. La banchina frangi-onde piĂč esterna dovrebbe essere una struttura galleggiante in calcestruzzo simile a quella del porto esistente tra gli Hotel Eden e du Lac.
L’attracco della nave di linea ù in relazione al nuovo porto.

7. AUTOSILO CONCA D‘ORO
Il nuovo autosilo conclude il muro di sostegno della strada cantonale verso capo San Martino, in relazione alla piscina Conca d’Oro. Di conseguenza vuole trovare l’espressione di un muro di sostegno che va a scomparire nel bosco e nel terreno. Su 6 piani, di cui 2 interrati, si trovano i 200 posti richiesti.

8. VALORIZZAZIONE ECOLOGICA E NATURALISTICA
La riva a lago di Paradiso Ăš in gran parte edificata ed Ăš caratterizzata da una forte differenza di quota tra la passeggiata e lo specchio del lago.
La valorizzazione ecologica delle rive lacustri Ăš efficace quando Ăš possibile creare nuove ed estese zone di transizione tra la terraferma e il lago. Questo tipo di intervento richiede prima di tutto spazio e anche la possibilitĂ  di modificare il pendio a lago in modo che non sia troppo ripido.
Nel lungolago di Paradiso il profilo del pendio esistente ù difficilmente modificabile dal punto di vista dello spazio, mentre si potrebbe prevedere una ricarica con del materiale proveniente dallo scavo dell’autosilo, come suggerito dal Collegio di esperti.
L’autosilo produrrà un volume di circa 14‘000 metri cubi di scavo roccioso, adatto ad un impiego per opere di riempimento nel lago. I requisiti richiesti per questi materiali sono elevati: il pietrisco deve essere di buona qualità, presentare una granulometria adeguata a resistere all’azione erosiva delle onde e non generare il rischio di franamenti. Inoltre non deve contenere componenti organici o residui inquinanti. Bisogna poi tenere in considerazione il fatto che riempimenti nel lago superiori a 10‘000 metri cubi sono soggetti ad Esame dell’Impatto sull’Ambiente (EIA) e che per legge la vegetazione ripariale esistente in sito deve essere protetta.
Nel presente progetto si prevede di effettuare dei riempimenti a lago in modo da ingrandire la zona ripariale nell’area adiacente all’hotel Eden oggi occupata dal porto. Davanti all’argine della riva l’acqua ha una profondità di circa 1,5 metri. Vista l’attuale destinazione d’uso a porto, ù poco probabile che sia presente in sito una vegetazione lacustre di pregio. Il profilo del lago ha un’inclinazione compresa tra 15 e 20 gradi, che rende possibile un riempimento con materiali inerti. Vicino alla riva il riempimento verrà portato fino alla quota media del lago in modo da creare un comparto ad alto valore ecologico e naturalistico. La zona ripariale cosi costituita renderà possibile sia la piantumazione di vegetazione ripariale sia la creazione di zone rifugio per pesci e fauna anfibia.
In prossimità delle sezioni D ed E la passeggiata a lago corre ininterrotta lungo il muro di argine esistente. Qui la profondità dell’acqua non ù uniforme.
Davanti al giardino dei giochi la profondità del lago ù di circa 3 metri. Le onde si rifrangono oggi contro il muro d’argine, generando una zona di turbolenza dell’acqua di circa 5 metri di larghezza dove, in base alla nostra esperienza, non ù presente alcuna vegetazione lacustre. Per questa ragione ù possibile intervenire qui con blocchi in pietra posati in opera al di sotto la passeggiata a lago, in modo da attenuare l’effetto del moto ondoso e allo stesso tempo creare un habitat acquatico interessante.
Nell’area antistante la darsena l’acqua Ăš giĂ  oggi poco profonda. È quindi presente una fascia ripariale che, grazie all’aggiunta puntuale di blocchi in pietra, puĂČ essere facilmente implementata. Davanti al muro d’argine a lago verranno quindi posati in opera massi in pietra fino a raggiungere la quota del livello medio del lago. Come al di sotto della passeggiata a lago, anche in questa zona il nostro intervento mirerĂ  ad attenuare gli effetti del moto ondoso e a creare habitat e nicchie ecologiche di pregio.

9. REALIZZAZIONE A TAPPE
Il progetto ù suddiviso in quattro sequenze che identificano un diverso rapporto con il lago e che possono essere realizzate indipendentemente: il porto (attraversare l‘acqua), i giardini (sull‘acqua), Eden e Tertianum (nell‘acqua) e l‘Arena (vicino all‘acqua).
Visualisierung

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Visualisierung

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Masterplan

Masterplan

Schnitt Piazza del Belvedere

Schnitt Piazza del Belvedere

Belvedere dell acqua

Belvedere dell acqua

Belvedere del gioco

Belvedere del gioco

Tribuna sull acqua

Tribuna sull acqua

Giardino lounge

Giardino lounge

Piazza del Belvedere

Piazza del Belvedere

Belvedere marittimo

Belvedere marittimo