Neubau des Mehrzweckzentrums "Spazio Bellavista" in Manno (CH) / Progettazione del nuovo centro polifunzionale "Spazio Bellavista" a Manno

Il progetto propone “di redigere i nuovi segni sulle tracce dei precedenti” (cit. André Corboz). Il nuovo edificio proposto si situa a confine nord sul sedime del concorso ricordando l’edificio attuale, adattandolo alle esigenze richieste dal bando e proponendo un edificio compatto, moderno e funzionale. Palinsesto vuole completare il tessuto urbano del nucleo e creare delle gerarchie di spazi esterni chiari. La Giuria ha apprezzato in modo particolare questa attitudine e ne elogia il risultato, che soddisfa appieno gli scopi che si è prefissato il progettista rispettando le esigenze del committente. Palinsesto riconosce i vari elementi del tessuto urbano circostante, il giardino privato, il vicolo di Via Lavatoio, la montagna con forte pendenza e reagisce in modo sensibile creando un finale al nucleo. Questi elementi presenti si amalgamano con il nuovo edificio e la nuova piazzetta in modo armonioso. Ne risulta una soluzione chiara ed efficace.
Il nuovo edificio segue il vicolo di Via Lavatoio proponendo a sud uno spazio esterno generoso, la nuova piazzetta, adatta a ospitare le manifestazioni pubbliche. L’ampiezza di questo spazio esterno viene molto apprezzato e risponde in modo adeguato alle esigenze della committenza. L’accesso alla piazza leggermente rialzata rispetto alla strada, è proposto tramite una rampa che si ricollega al nucleo e una scala verso i posteggi: due elementi che inseriscono lo spazio esterno pubblico in modo sensibile nel sito. La piazzetta viene a monte affiancata da un terrazzamento superiore che non presenta la stessa sensibilità di inserimento nel sito e merita un ulteriore approfondimento. 20 Anche per quanto riguarda la morfologia e le scelte architettoniche, “Palinsesto” evidenzia un’attitudine di adattamento e rispetto della plasticità e tattilità degli edifici del nucleo. Vengono proposte facciate e struttura in calcestruzzo che richiamano la materialità dell’intonaco frattazzato del nucleo, pur interpretandola in chiave moderna. Viene apprezzato il gesto di adattamento e rispetto del contesto proponendo contemporaneamente un edificio di facile riconoscibilità a carattere pubblico. Forma, volumetrie e aperture vengono gestite in modo preciso. Le qualità riscontrate nelle scelte architettoniche esterne, vengono accompagnate da una chiara organizzazione degli spazi interni. Dalla piazzetta pubblica si accede all’atrio d’entrata ricollegato al vicolo di Via Lavatoio. A pian terreno, gli spazi pubblici della biblioteca si affacciano direttamente sulla piazzetta, rafforzandone il carattere pubblico. Sul vicolo di Via Lavatoio sono proposti gli uffici, di carattere più privato e accessibili in modo indipendente. All’interno dell’edificio le funzioni si susseguono in modo fluido e funzionale. Al primo livello sono proposte le sale polivalenti ben organizzate con accessi indipendenti. Le infrastrutture necessarie al buon funzionamento sono previste al medesimo piano. Le relazioni tra le diverse funzioni sono ottimali e soddisfano le esigenze richieste. La parte interrata è dedicata agli spazi tecnici. In fase successiva la Giuria propone di studiare una soluzione alternativa che permetta di ridurre lo scavo.
“Palinsesto” è un edificio compatto di volumetria ridotta, con una grande chiarezza di organizzazione interna e rispettoso delle superfici richieste. Lo sfruttamento del vuoto risultante dalla demolizione dello stabile esistente ridurrà i costi di scavo. La Giuria apprezza lo sforzo di contenimento dei costi.
La completezza del progetto, la sensibilità di inserimento nel sito, la qualità degli spazi proposti, la maturità delle soluzioni, hanno convinto la Giuria senza riserve a premiare all’unanimità questo progetto con il primo premio.