Städtischer Masterplan für das Neue Lugano (CH)

Il Gruppo Studio Paola Viganò ha mostrato un’ottima capacità di lettura del territorio, delle sue diverse peculiarità, della complessità progettuale di partenza, proponendo chiare visioni di sviluppo, articolate su Quattro immagini di fondo, rispondendo al meglio alle esigenze del Committente. Particolarmente apprezzata è stata la capacità di comprendere e acquisire lo strumento in costruzione, proponendo una chiara struttura per impostare il mandato susseguente. È stato svolto un lavoro di analisi approfondito e dettagliato, nel quale vengono evidenziate le interazioni tra i diversi elementi spaziali, culturali e paesaggistici con esempi concreti e realistici. Si dimostra una buona conoscenza del territorio e dei progetti in corso, che sono stati integrati in modo corretto e con adeguato spirito critico. Il progetto e le proposte illustrate rispondono agli obiettivi stabiliti e soddisfano ampiamente le aspettative. La struttura del piano viene organizzata su due livelli. Il primo livello disegna la traiettoria per Lugano all’orizzonte 2050 attraverso la visione di Quattro immagini, che stabiliscono gli obiettivi strategici di medio e lungo periodo: Città di paesi e quartieri, Città-Paesaggio, Piccola città globale e Città territorio resiliente. Partendo da queste quattro immagini, vengono stabilite le Misure prioritarie (ovvero gli obiettivi di breve e medio periodo) da tradurre in Azioni per giungere a risultati concreti. Il secondo livello, rappresentato dagli Spazi strategici, individua le parti della Città considerate strategiche e, come tali, fondamentali per la realizzazione della transizione di Lugano2050. Questa struttura, insieme al concetto di Costellazioni di paesi e quartieri - proposto come elemento funzionale per la gestione territoriale ad una scala intermedia tra Città aggregata e singolo quartiere e per lo sviluppo delle Azioni - convince e viene ritenuto un plus per l’adeguatezza delle proposte. Esso permette infatti di considerare opportunamente le particolarità e le potenzialità locali (salvaguardia dell’identità): promuove sinergie tra territori simili (mutualizzazione) e favorisce, nel contempo, il superamento dell’approccio particolareggiato a livello di quartiere, causa talvolta di un indebolimento delle dinamiche della Città aggregata. Il lavoro mostra uno sviluppo concreto e attuabile di un piano d’azione strutturato (definizione di priorità e stima degli oneri), nel quale la corretta integrazione dei progetti già programmati dalla Città rafforza la fattibilità e sostenibilità delle proposte. Sono state avanzate anche prime prese di posizione su alcuni progetti esistenti, intese però, insieme alle articolate proposte di lavoro per la fase successiva, come base di discussione e confronto dialettico e non come soluzione definitiva. La logica partecipativa introdotta dal concetto delle Costellazioni e da elementi concreti, quali la Casa del Piano e LABOLUGANO, viene inoltre considerata una buona base su cui sviluppare il Piano direttore comunale e i suoi contenuti in modo sostenibile, ovvero che permetta un incontro tra scelte e sostegno alle scelte. Si riscontra una buona logica ed efficacia di tutta la documentazione preparata, poiché permette già in questa fase di mirare a soluzioni coerenti con particolarità locali. Viene inoltre presentato un programma lavori per il mandato susseguente chiaro, fondato su un pensiero organico: traspare un approccio alla comunicazione che, secondo il Collegio, può facilitare la costruzione flessibile del consenso, permettendo la nascita di proposte locali coerenti con il contesto generale ma, allo stesso tempo, non predeterminate.