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Offener Wettbewerb | 01/2024

Neubau Krankenhaus in La Saleggina / Ospedale Regionale del Sopraceneri EOC, La Saleggina (CH)

1. Rang / 1. Preis

Preisgeld: 50.000 CHF

Michele Arnaboldi studio d’architettura

Architektur

Gaggini Studio d'Architettura

Architektur

Evomed AG

sonstige Fachplanung

PROAP - Estudos e Projectos de Arquitectura Paisagista

Landschaftsarchitektur

BONALUMI Engineering SA

Tragwerksplanung

Studio d'ingegneria Visani Rusconi Talleri SA

TGA-Fachplanung

Rigozzi Engineering

TGA-Fachplanung

Erisel SA

TGA-Fachplanung, Brandschutzplanung

IFEC ingegneria SA

Bauphysik

Geoalps Engineering Sa

Geologie

Studio d'ingegneria Francesco Allievi

Verkehrsplanung

EcoControl SA

Nachhaltigkeitskonzept

Beurteilung durch das Preisgericht

La giuria ha apprezzato l'accurata e precisa lettura territoriale e paesaggistica del luogo, che riconosce il ruolo di porta d'entrata tra il tessuto urbano della città di Bellinzona e il Parco del Piano di Magadino, in particolare nella specificità del quartiere di Giubiasco, caratterizzato da una frammentazione edilizia e funzionale. Questo si esprime coeren-temente, da un lato introducendo l'oggetto architettonico verso l'area golenale, dall'altro rendendo percettibile la presenza del parco fluviale fin dal tessuto urbano. Il posizionamento e la compattezza del complesso costruito a completamento del tessuto urbano adiacente, ha il grande merito di preservare l'integrità dell'area golenale in una visione più ampia del parco situato lungo il fiume.
Risulta convincente la corrispondenza del corpo architettonico alle differenti scale che lo circondano: alla bassa densità del quartiere a Nord risponde l'altezza Mitata della piastra del nucleo medico posto su di uno zoccolo di servizio, mentre un elemento a pettine che ospita principalmente le degenze e i settori ambulatoriali, si innalza e si apre generosamente verso l'area del Piano a sud.
L'organizzazione degli accessi e della circolazione è risolta in maniera precisa, distinguendo chiaramente i flussi pedonali da quelli veicolari e di servizio, pur partendo da uno snodo complesso situato in vicinanza della strada principale che collega Bellinzona a Giubiasco e dalla prospettata fermata Tilo.
Lo zoccolo che ospita il parcheggio interrato per i visitatori (nella testata est), gli spazi della logistica e quelli dell'ospedale protetto, risolve coerentemente l'esigenza di una quota di sicurezza (224.00 mm)
necessaria al funzionamento dell'impianto ospedaliero. Su questo zoccolo si sviluppano con chiarezza due elementi fondamentali: una piazza ad est (sopra il parcheggio) che ospita l'accesso principale pubblico e un piazzale di servizio e di accesso al pronto soccorso ad ovest. Questi due spazi sono collegati da un percorso pedonale sopralevato, affiancato dalla strada di servizio e dal generoso percorso alberato verso la golena che costeggia il quartiere abitativo.

Al di sopra di questo zoccolo trova posto una piastra di due livelli nei quali si organizzano gli spazi amministrativi e il cuore funzionale dell'ospedale. La piastra a sua volta sostiene un elemento a pettine di tre piani che contiene i reparti di degenza e gli ambulatori. Questa organizzazione risolve in maniera esemplare la gerarchia degli spazi e orienta il complesso verso sud, accompagnando nel contempo i visitatori e gli operatori nei movimenti e flussi all'interno dell'edificio. Tutto ciò è sorretto da un efficiente sistema distributivo centrale, vera e propria colonna vertebrale dell'edificio, tesa tra la hall di entrata pubblica e il ristorante che si affaccia su un'ampia terrazza verso il Parco golenale.
Un sistema di corti allineate lungo questo asse, fornisce un apporto luminoso importante e mette in relazione i vari livelli, permettendo nel contempo un rapporto diretto verso il parco, l'argine e il percorso lungo il torrente la Guasta. Verso nord il sistema distributivo centrale, al livello sopra la piastra, permette l'accesso ad un ampio tetto giardino, le cui interessanti potenzialità saranno da accentuare.
Il progetto ha il pregio di mostrarsi completo già nella prima tappa e nel contempo il concetto di sviluppo futuro è coerente con l'organizzazione iniziale, proponendo un volume conclusivo che, elevandosi, dialoga ad una scala più territoriale con tutto il Piano di Magadino e con il fiume Ticino che lo attraversa. Il progetto ha inoltre il pregio di non precludere altre tipologie architettoniche e volumetriche, approccio apprezzato dalla giuria, perché permette varie alternative di sviluppo senza compromettere il concetto di partenza.
L'espressione architettonica presenta un forte schematismo e una mancanza di gerarchia tra le differenti situazioni tipologiche, d'orientamento e di contenuti che caratterizzano il progetto. Lo sviluppo dei prospetti e le soluzioni di dettaglio proposte non contribuiscono a mostrare la varietà e la ricchezza degli spazi interni.
Il dimensionamento degli spazi e dei percorsi pubblici appaiono ancora da calibrare, per ambire ad una maggiore generosità. Il tetto-giardino rappresenta un potenziale che andrà sfruttato. In questo ambito appaiono sottodimensionati anche i patii che dovrebbero apportare più luce naturale al nucleo ospedaliero sottostante.

Raccomandazioni della giuria
L'area pubblica dell'entrata e lungo l'asse principale interno, la ma-gistrale, deve ottenere una maggiore generosità, tanto quanto sono da precisare le gerarchie degli spazi pubblici, alfine di ottenere un'integrazione sociale con un ospedale del futuro che verte verso un "Healing Environment" A questo fine dovrà essere integrato il tetto-giardino con una valorizzazione pubblica e con una miglior relazione con la hall d'en-trata.
L'aspetto architettonico in generale e la facciata in particolare devono trovare una maggior specificità in relazione agli spazi, alle funzioni e all'ambiente circostante.
Un'accurata riconsiderazione dei patii in corrispondenza al nucleo ospedaliero potrà migliorare l'apporto di luce naturale e quindi di conseguenza la qualità operativa del personale.
Andrà meglio risolto il rapporto di alcune situazioni i piano terreno di contiguità tra percorsi pubblici a lato dell'edificio verso spazi sensibili, in particolare verso il passaggio sopraelevato a nord, fronte di particolare importanza in quanto affaccio verso il quartiere adiacente.
Per questi approfondimenti la giuria, o parte di essa, è a disposizione della committenza quale accompagnamento nella ricerca della proposta definitiva, alfine di sviluppare il progetto conformemente ai bisogni e agli obiettivi del committente e dei fruitori, tenendo in particolare conto delle raccomandazioni espresse in questo rapporto.

Aspetti del paesaggio
Il parco dell'ospedale si sviluppa a partire dallo spazio fluviale e dalla logica del paesaggio golenale del fiume Ticino. La sua atmosfera si rispecchia all'interno dell'argine di piena e un ruscello serpeggiante lo attraversa. L'intero complesso ospedaliero è immerso in un fitto patrimonio arboreo che trasforma lo spazio paesaggistico in un parco mo-vimentato: gli alberi sono vicini tra loro e si avvicinano agli edifici dell'o-spedale. Diventano così il vettore d'atmosfera del progetto.
II motto del progetto esprime l'intenzione sensuale degli autori di creare un'atmosfera di sostegno nell'area: Le piante profumate sono destinate ad avere un forte effetto sui pazienti, sul personale dell'ospedale
e sui visitatori.
L'accesso avviene dal lato nord attraverso un asse d'ingresso ben funzionante che collega abilmente i diversi livelli.
La parte dell'edificio a nord è concepita come un blocco edilizio compatto con dei cortili sottodimensionati. In compenso viene a crearsi un tetto-giardino continuo con piccoli comparti.
Sul lato sud, la struttura dell'edificio si apre a pettine verso il pae-saggio. Una serie di cortili-giardino sono stati creati su diversi livelli. A causa del rischio di inondazioni, sono stati progettati come vasche. II beri.
Il complesso ospedaliero è ben inserito nel paesaggio. Ha un'area di accesso attraente e spazi aperti caratterizzati da funzioni diversificate
(ad esempio, il Parco Giochi).
Un giardino alberato rettangolare ripropone l'impronta del possibile ampliamento dell'ospedale a lungo termine. Gli alberi, simili a bo-schetti, piantati in una griglia, formano un giardino terapeutico attraente e profumato.
Dal punto di vista dell'architettura del paesaggio, il progetto esalta le sue qualità tramite un trattamento coerente ed equilibrato di tutti gli elementi che lo compongono, visti da tutte le angolazioni e direzioni.
Sia all'interno dell'ospedale che nell'ambiente paesaggistico sul Ticino, il progetto colpisce per la sua alta qualità e sensorialità.

Aspetti funzionalità ospedaliera
Il concetto molto interessante sviluppato nella prima fase è mantenuto e migliorato, Ciò include l'approccio innovativo e orientato al futuro con delle "aree grigie" nel nucleo ospedaliero, la parte del progetto più difficile da espandere in fase di esercizio. Sebbene queste aree grigie aumentino leggermente il volume della prima tappa, esse creano dello spazio libero per la 2° tappa. È considerata una grande qualità funzionale la possibilità di creare una struttura relativamente indipendente sul lato del fiume, eventualmente con contenuti diversi, al momento opportuno. Questo principio risponde bene alla modularità e alla flessibilità richiesta.
La semplice ma articolata e ben organizzata tipologia è convin-cente. Il concetto dei due volumi sovrapposti e sfalsati con un doppio asse di circolazione (pubblico/interno) e con i nuclei ascensori per le persone all'intersezione funziona molto bene. A questo si affianca l'accesso alla logistica, in una posizione logica, in modo che gli importanti percorsi di approvvigionamento e smaltimento si svolgano senza inter-sezioni. L'esame coerente dei "flussi" nell'ulteriore sviluppo del progetto è importante per rivedere il numero e il tipo di nuclei di accesso.
Il layout funzionale di base è adeguato e forma una triade composta da
per tutte le aree;
- Seminterrato accessibile da logistica e tecnica in modo ottimale
- Funzionale corpo basso con Nucleo Ospedale altamente instal-lato;
- Ben illuminato corpo alto con funzioni ambulatoriali, uffici e de-genza.
L'integrazione del concetto di "città" è in parte presente, ma deve diventare più evidente e dare al progetto maggiore personalità, un fattore importante per l'integrazione e la qualità di lavoro del personale.
Da sottolineare anche il fortunato posizionamento di tutti accessi.
Il parcheggio è facile da trovare e compatto, il che garantisce percorsi brevi e tranquillità per pazienti e visitatori, La logistica dispone di aree di manovra ben posizionate (le dimensioni sono ancora da verificare nei dettagli), che confluiscono direttamente nell'asse di distribuzione prin-cipale. La disposizione consente una facile e logica estensione a ovest.
Il pronto soccorso è facilmente accessibile sia da est che da nord, dalla nuova strada di accesso all'autostrada, e offre buone condizioni anche in caso di pandemia.
I cluster funzionali specificati sono risolti con diversi gradi di qua-lità. Pronto soccorso - radiologia: buono / sale operatorie - cura intensa: da verificare distanza / comparto parti - sale operatorie: da eliminare incrocio dell'asse principale, l'ubicazione del reparto parti dovrà essere controllato, complessivamente il centro donna-mamma-bambino (comparto parti - cure neonatali - cura - ambulatoriale) è inadeguato e dovrà essere migliorato nell'ulteriore elaborazione. Le proposte di lay-out, non sempre ottimali ma con potenziale di sviluppo, non raggiungono l'alta qualità del concetto generale: ad esempio, la disposizione della neonatologia e della cura intermedia pediatrica è problematica.
"Le condizioni per la trasformabilità a medio e lungo termine dell'ospedale dal punto di vista operativo-funzionale sono presenti. Si tratta di una buona struttura di base con aree modulabili, resa possibile dalla griglia, dal posizionamento dei nuclei, dagli atri e dall'efficiente accesso ai servizi dell'edificio, che comunque potrà e dovrà essere ulteriormente ottimizzato nello sviluppo successivo. Le aree grigie integrate (circa 5.000 m2) consentono di attuare strategie di crescita a breve e medio termine, mentre lo spazio aperto, facile da usare e collegabile al sistema di accesso interno, offre le necessarie riserve di crescita a lungo termine.

Aspetti riquardanti l'ingegneria civile
Concetto strutturale
Il concetto strutturale prevede la realizzazione di solai piani in calcestruzzo armato con spessore di 28 cm. La griglia strutturale di circa 8.4 x 8.4 m presenta delle campate sufficientemente ampie e soddisfa quindi i principali requisiti di flessibilità.
Requisiti quota o "vasca bianca"
Gli accessi per merci/personale a nord-ovest, rispettivamente dal parcheggio a sud-est si trovano al di sotto della quota o della "vasca bianca" (224.00 msm) a quota-4.8 m (219.20 mm) e sono protetti da una
"chiusura ermetica mobile. Per il caso di esondazione è prevista una
"rampa per piena millenaria" che assicura l'accesso alla logistica situato a quota -4.8 m. L'accesso veicolare a questa rampa si trova pertanto a una quota inferiore in zona inondabile. Queto problema potrebbe essere risolto modificando leggermente le rampe d'accesso e spostando ad esempio la rampa d'accesso già prevista per la logistica in prossimità del pronto soccorso più ad est. Gli accessi diretti dal parcheggio ai livelli inferiori dell'ospedale non sono indispLasabili e potrebbero venir chiusi in modo permanente con delle pareti in calcestruzzo senza inconvenienti particolari per il flusso delle persone, che dal posteggio dovreb-
EOC - Bellinzons - Concorso d'architetturs La Saleggina - Rapporto della giuris - 31.01.2024
bero transitare attraverso le scale e gli ascensori già previsti fino alla quota 224 mm del pianterreno per accedere all'ospedale dalla sua entrata principale.
Sostenibilità: materiali da costruzione La struttura è prevista in cemento armato riciclato con elementi di alleggerimento in campata ed è precompressa. Questi accorgimenti permettono di realizzare una struttura particolarmente snella e riducono in modo sensibile l'energia grigia necessaria alla sua realizzazione.

Aspetti riguardanti l'impianto BVCS
I concetti impiantistici descritti ed illustrati tramite schemi di principio si estendono a tutti i sistemi tecnici rilevanti per il settore ospeda-liero, gli stessi sono completi, strutturati in modo adeguato e ben espo-sti. L'architettura impiantistica si compone di centrali tecnologiche principali e di sottocentrali per edificio e/o settore d'edificio, condizione ritenuta adatta per consentire sviluppi futuri. La realizzazione della seconda fase può avvenire senza pregiudicare il funzionamento dell'ospe-dale. Valutata adeguata l'ubicazione e la dimensione dei volumi tecnici che sono baricentrici rispetto le utenze da servire e dotati di accessi per il personale di manutenzione. I vantaggi di far capo a gruppi frigoriferi ad adsorbimento dovranno essere vagliati e provati. Nel caso d'integrazione di generatori a gas, necessari per il settore della sterilizzazione, si dovrà pianificare per centrali interrate un accesso diretto dall'esterno.
Valutiamo scarsa l'altezza della centrale termica principale e della centrale di ventilazione a tetto, criticità che può essere aggiustata facilmente alle reali necessità. Da ripensare, per ragioni di sicurezza, la posizione della centrale gas medicali che dovrà essere ubicata in prossimità dei serbatoi criogenici. Buono il concetto di distribuzione dei medi che permette di collegare le utenze alle centrali tecnologiche in modo razionale permettendo d'integrare gli aspetti legati alla manutenzione e pulizia. Buona la disposizione della centrale di ventilazione che permette lo sviluppo d'un concetto di presa ed espulsione dell'aria adeguato che osservi la direzione dei venti e la posizione dell'eliporto.

Aspetti della sostenibilità
La valutazione svolta in fase 1 ha evidenziato i punti forti e i punti critici del progetto. Il gruppo di lavoro si è chinato parzialmente su tali punti, sviluppandone alcuni e tralasciandone altri. In generale, l'attenzione alle considerazioni dell'esperta è carente e l'approfondimento tra la fase 1 e la fase 2 è lacunoso.
Considerando il progetto nella sua interezza e nonostante l'esiguo sviluppo tra le due fasi, i temi legati alla sostenibilità sono trattati in modo soddisfacente. Rimangono in sospeso alcuni aspetti che necessitano di ulteriori approfondimenti, in particolare:
Materiali naturali per le installazioni esterne;
Eventuali misure contro la contaminazione dei suoli o interventi di bonifica;
Misure esplicite per la preservazione delle superfici verdi libere e per la creazione di corridoi ecologici;
Eventuali misure di contenimento delle specie invasive;
Temi dell'accessibilità e dell'inclusività;
Analisi dei rischi legati a precipitazioni estreme, inondazioni e sic-cità;
Misure di sicurezza o back-up in caso di stress idrico;
"Misure per il risparmio, il riciclo e il riutilizzo dell'acqua potabile;
Misure per l'accumulo e il riutilizzo dell'acqua piovana.