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3. Rang 4 / 4

Offener Wettbewerb | 01/2024

Neubau Krankenhaus in La Saleggina / Ospedale Regionale del Sopraceneri EOC, La Saleggina (CH)

4. Rang / 4. Preis

Preisgeld: 15.000 CHF

Boltshauser Architekten AG

Architektur

Teamplan GmbH

sonstige Fachplanung

MAURUS SCHIFFERLI, LANDSCHAFTSARCHITEKT

Landschaftsarchitektur

Schnetzer Puskas Ingenieure AG

Tragwerksplanung

Amstein + Walthert AG

TGA-Fachplanung, Bauphysik, Brandschutzplanung

Tecnoprogetti SA

TGA-Fachplanung

IBG Engineering

TGA-Fachplanung

Beurteilung durch das Preisgericht

La proposta progettuale reagisce in modo specifico al progetto di rinaturalizzazione del fiume Ticino, i cui argini saranno trasformati in un ampio "parco fluviale" Sulla base delle considerazioni intorno a questo nuovo parco fluviale gli autori hanno costruito importanti temi di un' architettura innovativa e sostenibile, caratterizzata da una materializzazione ibrida orientata all'economia circolare, da una forte attenzione alla natura come elemento architettonico anche all'interno del progetto stesso, da una grande sensibilità alla tecnologia avanzata necessaria per la funzione e gestione di un ospedale contemporaneo, senza mai cadere in stereotipi progettuali, troppo spesso legati ad una architettura cosiddetta sostenibile.
Il risultato è un progetto molto specifico, ricco e ben concepito che mostra un forte legame al contesto e cerca di trovare delle forti sinergie tra la natura, la funzione, l'architettura e la città.
Un grande edificio cilindrico, orientato verso la città e dotato di un ampio cortile interno, segna l'area di arrivo al complesso ospedaliero dalla città e contiene le funzioni importanti come l'amministrazione, ambulatori ecc. Esso si interseca con un edificio rettangolare, caratte. rizzato da dieci corti interne, molto compatto e che contiene la maggior parte degli spazi richiesti. In una seconda fase, l'ampliamento previsto è concepito con due edifici quadrati a corte, di cui uno avrà un intreccio simile a quello dell'edificio di ingresso.
Il nuovo "parco fluviale" raggiunge l'area urbana grazie alla sapiente disposizione di questo edificio d'ingresso e il suo intreccio con il resto del progetto, la natura e l'architettura si fondono perfettamente
l'uno nell'altro.
La proposta suggerisce un'altissima qualità architettonica e sebbene il progetto sia molto compatto in larga misura, presenta spazi interni pubblici e di percorrenza sorprendentemente ampi e con elevate qualità spaziali. II che può essere interpretato come un esempio molto interessante di un ospedale regionale contemporaneo e sostenibile, costruito anche con i materiali locali come la pietra, il legno, oltre l'acciaio e il calcestruzzo anche molto verde.
Purtroppo, però, il progetto presenta anche una serie di carenze (in parte insormontabili) che relativizzano l'elevata qualità architettonica e fanno sì che una sua realizzazione potrebbe risultare problematica. Ad esempio: nonostante l'edificio di testa (rotondo) risulti rappresentativo,
"accesso principale all'ospedale non è sufficientemente marcato, delegando a una rampa un eloquenza esagerata.
Come pure lo spazio pubblico antistante all'ingresso, che è troppo vicino alla rotonda, per poter gestire al meglio una mobilità e frequenza molto legata all'uso di mezzi pubblici. L'edificio rettangolare con le sue 10 corti, suggerisce compattezza e modularità, ma in una più attenta analisi si rivela troppo ingombrante e non abbastanza flessibile per possibili cambiamenti anche in considerazione dei futuri sviluppi sostanziali che avverranno nel campo della medicina clinica.
Sebbene le dieci corti permettano una sufficiente illumina-
FOC. _ Bellinzona - Concorso d'architettura La Saleggina - Rapporto della giuria - 31.01.2024
zione (sono molto ben pensati anche in termini di architettura del pae-saggio), sono troppo piccoli rispetto alle unità spaziali retrostanti, che le fruiscono.
Alcuni di questi aspetti problematici erano già stati evidenziati nella relazione allegata alla prima fase, e le preoccupazioni espresse dalla giuria in quell'occasione non potevano essere completamente ridimensionate nemmeno nella seconda fase.
Complessivamente, tuttavia e come espresso, il progetto ha qualità architettoniche molto elevate e sorprendenti ed è ben elaborato.

Aspetti del paesaggio
La composizione paesaggistica del parco dell'ospedale suggerisce una vasta distesa che si estende fino al fiume Ticino. Il paesaggio stepposo e poco alberato evoca immagini familiari di parchi ideali, simili a boschetti. E costruito a strati parallelamente al fiume e si differenzia in aree ghiaiose e aree verdi. I sentieri circolari tagliati di netto creano un sistema idiosincratico e intricato di percorsi pedonali e passeggiate. Il comparto paesaggistico è inoltre intersecato da quattro robusti doppi filari di alberi. Questi alberi organizzano e strutturano lo spazio e conducono dall'area dell'insediamento al fiume.
I giardini e i cortili all'interno dell'ospedale sono selvaggi e impe-tuosi. Mostrano immagini evocative della natura, potenti e non influen-zate, e, come una giungla, trasmettono un rapporto molto diretto con la natura. Anche gli uccelli e le farfalle trovano qui un habitat adatto.

Aspetti riguardanti l'ingegneria civile
Concetto strutturale
Il concetto strutturale dei piani inferiore prevede la realizzazione di solai piani in calcestruzzo armato con spessore di 28 cm. L'altezza dei piani di 5 m e la griglia strutturale con delle campate sufficientemente ampie di circa 8.4 x 8.4 m soddisfano pienamente i principali requisiti di flessibilità. Anche il sistema previsto per la struttura leggera dei piani superiori con la combinazione di travi in acciaio "Deltabeam** e legno lamellare permette la realizzazione di solai piani e facilita quindi l'integrazione e la coordinazione dell'impiantistica con la struttura.
Il progetto è stato elaborato nella seconda fase e presenta un sistema di pali combinati a delle fondazioni superficiali, che corrisponde meglio ai requisiti e alle condizioni geologiche del luogo. Anche il livello di fondazione del secondo piano interrato è stato sopraelevato a quota 216 msm e corrisponde all'incirca al livello medio della falda (il piano -3
è stato eliminato).
La struttura prevista per la prima tappa (2031) prevede una griglia regolare sulla maggior parte dell'edificio. Questa trama regolare - necessaria per garantire l'economicità della struttura e una sua futura facile adattabilità - è pertanto compromessa nella parte sud-ovest dove è prevista una compenetrazione con l'edificio della tappa 2 (2046) che presenta una griglia strutturale ruotata di circa 45° e quindi non compatibile con quella della prima tappa. In questa zona dell'edificio risulta uno schema strutturale poco leggibile, con grandi differenze di campate che variano da 4.2 m a 10.0 m e quindi poco economico.
Requisiti quota o vasca bianca*
Con l'elaborazione del progetto della fase 2, le corti interne sono state chiuse ermeticamente e si trovano all'interno del perimetro della vasca bianca. L'accesso al pronto soccorso si trova a quota 224 msm e l'accesso della logistica è protetto da una rampa che porta dal livello del pronto soccorso al livello inferiore.
Costi struttura
Il tipo di struttura proposto prevede l'impiego di diversi sistemico-struttivi molto eterogenei tra di loro, come ad esempio una struttura ibrida acciaio-legno ai piani superiori, solai in cemento armato precompresso ai piani inferiori, colonne di grandi dimensioni in granito, impalcati in calcestruzzo con corpi cavi (Cobiax), ecc. Questa varietà di sistemi strutturali potrebbe influire in modo negativo sui costi della costruzione.

Aspetti riguardanti l'impianto RVCS
I concetti impiantistici sono descritti in modo sommario e poco approfondito, la relazione tecnica accompagnata da uno schema modulare ma priva dei necessari schemi di principio inerenti alla produzione del caldo e del freddo. Nella relazione tecnica nullaviene indicato a riguardo del settore "gas medicali, del sistema di distribuzione dell'acqua sanitaria, delle necessità tecniche per il settore della sterilizzazione e sull'architettura impiantistica. Le centrali idrauliche sono disposte al primo sotterraneo e distribuite sull'area del piano apparentemente senza un preciso concetto di distribuzione dei medi. La centrale gas medicali che dovrà essere ubicata in prossimità dei serbatoi criogenici.
Nel caso d'integrazione di generatori a gas, necessari per il settore della sterilizzazione, si dovrà pianificare per centrali interrate un accesso diretto dall'esterno. Le centrali di ventilazione sono ubicate in parte al primo sotterraneo ed in parte a tetto. L'introduzione di macchinari pesanti può avvenire solo in zone predisposte per autogrù tramite botole.
Problematica ma attuabile la distribuzione orizzontale concentrata per tutti i medi a soffitto del primo sotterraneo che va ad occupare zone di transito adibite all'attività ospedaliera. La realizzazione della seconda fase potrebbe creare disagi tecnici. Buono il concetto di distribuzione verticale dei medi che permette di collegare le utenze alle centrali tec-nologiche. L'ubicazione delle centrali di ventilazione disposte sul tetto dell'edificio a forma circolare non permette lo sviluppo d'un concetto di presa ed espulsione dell'aria adeguato, che osservi la direzione dei venti e la posizione dell'eliporto.

Aspetti della sostenibilità
La valutazione svolta in fase 1 ha evidenziato i punti forti e i punti critici del progetto. Il gruppo si è chinato sulle raccomandazioni cercando di risolvere le problematiche identificate con attenzione.
Considerando il progetto nella sua interezza, i temi legati alla sostenibilità sono trattati in modo soddisfacente. In particolare, il progetto permette una buona apertura e permeabilità verso il Parco Fluviale ed è attento alle questioni inerenti la tutela e la promozione della biodi-versità, la mitigazione dei pericoli naturali e l'adattamento ai cambiamenti climatici, e al tema della raccolta e del riutilizzo delle acque me-teoriche.
Rimangono in sospeso alcuni aspetti che necessitano di ulteriori approfondimenti, in particolare:
Eventuali misure di contenimento delle specie invasive;
Temi dell'accessibilità e dell'inclusività;
Misure di riciclo o riutilizzo dell'acqua potabile.

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