Neubau Seniorenheim in Biasca (CH)

Il progetto FRONDA si sviluppa su una tipologia a pianta quadrata in analogia con il progetto “Sistema”. L’accesso principale a pianterreno è rivolto verso nord-est in relazione con l’edificio scolastico. Ai livelli superiori sono presenti tre livelli di camere, mentre al livello del piano interrato, oltre ai locali tecnici e alla cucina, si propone un’autorimessa per 32 posti auto.

La Giuria ha apprezzato l’inserimento urbanistico che pone la casa per anziani al centro della particella. Questo permette un’autonomia dell’edifico senza delle relazioni vincolanti con il contesto. D’altra parte, tale impostazione pone delle criticità nel rapporto particolarmente ravvicinato tra il volume della casa per anziani e quello dell’edificio scolastico e della bibliomedia.

In merito alla progettazione paesaggistica, le premesse concettuali sono interessanti, così come la scelta delle specie arboree, che permettono significativi effetti di ombra. Purtroppo, l’edificio proposto occupa una porzione ragguardevole del lotto, frammentando eccessivamente la superficie del parco, definendo dei vincoli formali e degli spazi residuali insoddisfacenti. Soprattutto i due giardini rivolti verso Via San Gottardo risultano piccoli e penalizzati dalla presenza della rampa di accesso all’autorimessa. Il principio progettuale contiene utili suggerimenti sui temi relativi al miglioramento del clima, in particolare in merito alla ritenzione ed all’infiltrazione delle acque piovane.

In generale è stata apprezzata l’architettura e la funzionalità dell’edificio. Il suo carattere pubblico è riconoscibile dal generoso portico al pianterreno e dalla composizione della facciata. Si ritiene però che la scelta di una facciata continua non sia completamente adeguata alla tipologia di una casa per anziani sia per l’eccessiva presenza di superfici vetrate sia per l’utilizzo di elementi metallici, che ne rendono troppo complessa la costruzione.

La distribuzione interna è risolta in modo adeguato, soprattutto ai piani dei reparti, con degli spazi comuni generosi e delle terrazze esterne con una superficie maggiore rispetto a quanto richiesto nel bando di concorso. Il pozzo luce contribuisce anche a portare una buona illuminazione naturale negli spazi di distribuzione del nucleo centrale e negli ambienti di servizio al piano; peraltro, la sua sistemazione pone alcune criticità a livello del pianterreno, relativamente alla sua collocazione, che vincola l’organizzazione degli spazi circostanti, nonché ai locali in esso contenuti che non sembrano adeguati. È stata apprezzata la possibilità di suddivisione del piano in modo flessibile, ma si evidenzia qualche criticità rispetto all’affaccio della sala pranzo al pianterreno verso la rampa dell’autorimessa e la possibile difficoltà nella suddivisione degli accessi di servizio.

A differenza di altri progetti, è stata proposta la costruzione di un’autorimessa completamente interrata, valutata positivamente, ma con un’incidenza sui costi di costruzione.

La struttura statica della costruzione, benché non evidenzi particolari criticità, non risulta allineata su tutti i piani e presenta numerosi carichi in falso da ripartire con solette ad alto spessore.

Gli aspetti di sostenibilità energetica e di impiantistica sono stati valutati positivamente.

I costi globali dell’intervento sono condizionati dalla presenza dell’autorimessa. Escludendola, la volumetria ed i costi dell’edificio sono in linea con la media degli altri progetti premiati.