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Nichtoffener Wettbewerb | 11/2023

Umbau RSI-Studiogebäude und Neubau für das Conservatorio della Svizzera italiana (CSI) in Lugano / Città della Musica Lugano (CH)

4. Rang / 4. Preis

Preisgeld: 20.000 CHF

gmp Architekten von Gerkan, Marg und Partner

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Beurteilung durch das Preisgericht

ASPETTI URBANISTICI E ARCHITETTONICI
La giuria ha apprezzato la volontà di rispettare lo stabile esistente proponendo un nuovo edificio indipendente ad ovest, collegato a questo da una piattaforma d’ingresso comune. L’impianto proposto è semplice, chiaro ed efficiente.
Il progetto appare però piuttosto schematico e manca il necessario approfondimento. Desta qualche domanda la fruibilità della corte fra le due stecche, che pur avendo qualità come spazio urbano risulterà prevalentemente ombrosa e utilizzata più come area di passaggio che come luogo per stare.
La facciata dello stabile esistente risulta inoltre mascherata dal nuovo volume e da fronte sul parco diventa facciata su una corte interna. La lunghezza del nuovo volume è pure problematica in rapporto al monumento. L’impianto proposto utilizza tutta la superfice del terreno, eliminando totalmente il parco. La grande piazza d’ accesso non appare molto definita e la gerarchia degli accessi è poco chiara.
Attraverso il maggiore rilievo dato dal progetto alla parte ovest del comparto, la zona della Palazzina DR risulta trascurata e manca un’integrazione della stessa nel complesso della Città della Musica. La concentrazione a est del traffico veicolare e dei posteggi è per questa una fonte di disturbo. Per contro gli spazi per gli archivi della Fonoteca posso essere gestiti in maniera autonoma ed indipendente.
La tipologia proposta per le aule e le geometrie non sono ottimali per essere usate come aule per la musica.
La giuria ha apprezzato il vasto corridoio sulla corte, che diventa spazio comune e di incontro.

ASPETTI COSTRUTTIVI
Le misure proposte per rinforzare la struttura esistente comprendono dapprima il chiudere dei giunti di dilatazione e secondariamente l’uso delle nuove pareti longitudinalmente come anche trasversalmente situate tra i pilastri esistenti e del nuovo nucleo di distribuzione.
Entrambi gli edifici sono costituiti da una corteccia in calcestruzzo isolante e da un’anima in legno. Grandi campate composte da solette miste legno-calcestruzzo permettono una grande flessibilità d’uso. La stabilità laterale è garantita dal nucleo di distribuzione e dai setti in facciata. Per la copertura della sala di prove con una luce fino a 28 m vengono utilizzati lamellari di legno con un’altezza delle travi variabile da 1 a 2 m.
Con la prevista struttura mista calcestruzzo isolante, calcestruzzo riciclato e legno si intraprende chiaramente l’intenzione di offrire alla committenza un edificio sostenibile e capace di rispondere ai bisogni odierni e futuri. I materiali scelti sono funzionali e garantiscono un’esecuzione abbastanza economica e durevole.

ASPETTI ENERGETICI E SOSTENIBILITÀ
L’utilizzo del calcestruzzo armato in facciata non è ottimizzato, così come l’utilizzo della superficie del tetto, priva di pannelli fotovoltaici o di superfici che possano favorire la ritenzione idrica.

ASPETTI ACUSTICI
Il trattamento acustico delle aule non è sviluppato, né a livello di acustica interna di sala né a livello di isolamento acustico, e l’ andamento “dentato” della facciata del nuovo stabile pare poco adatto per l’ acustica interna delle aule. Il progetto proposto per la sala prove è una risposta originale alle indicazioni del programma acustico.
Il concetto offre anche spazio per ulteriori sviluppi. Tuttavia, il trattamento specifico dei due usi distinti della sala e la sua flessibilità spaziale non sono spiegati. La proposta per le sale corali non è chiara e le proporzioni presentate si discostano dal programma. L'approccio all'isolamento acustico della sala prove e delle sale corali non è approfondito, ma considerando il posizionamento delle sale si deduce che questo potrà essere risolto.

ASPETTI LOGISTICI E FINANZIARI
L’impianto di principio permette l’ esecuzione dei lavori a tappe e la disposizione dei volumi ne facilita la gestione.
Da una prima valutazione eseguita da uno studio specialistico i costi per la nuova costruzione superano quanto previsto dalla committenza in base allo studio di fattibilità.